Dall’orto in casa all’app per i cocktail, 9 gadget hi-tech per la cucina del 2020

La friggitrice ad aria, la pentola a pressione 2.0, il roner per cucinare usando il wifi, un agitatore automatico e altri oggetti tecnologici per stare al passo coi tempi anche dietro ai fornelli

Non sono più gli anni Cinquanta, quelli che “finalmente è arrivato il forno con la funzione grill” e che “guarda, il frigo fa il ghiaccio” e “fra poco avremo una macchina che lava i piatti per noi”: ormai il progresso in cucina non passa più dai grandi elettrodomestici, ma dalle piccole cose, dai gadget, dalle app, dagli utensili che magari non ci cambiano la vita... ma sicuramente ci semplificano la giornata.

Di seguito ne abbiamo raccolti nove, anche segnalando quello che rappresenta meglio la categoria, nei casi in cui ci siano parecchie alternative.

1. Un orto

Non è un orto come quello che intendevano i nostri nonni, ma come quello che intendono a New York, Parigi, Londra o in altre città dove gli spazi esterni sono ridotti e dove gli orti indroponici si stanno diffondendo rapidamente.

È una scatola al cui interno si mettono acqua e nutrienti e poi i bacelli di quello che si vuole coltivare (pomodori, rosmarino, basilico e così via), con sopra un set di luci a led che simulano il ciclo del sole e fanno crescere le piante.

La marca più diffusa è AeroGarden, che ha in gamma modelli che vanno da poco meno di 100 a circa 300 euro.

Dove acquistarlo 

2. La friggitrice ad aria

Il nome non dice tutto: è vero che sono in grado di friggere senza usare l’olio, appunto sfruttando un flusso d’aria parecchio caldo, ma le friggitrici ad aria possono fare molto di più. Sono una via di mezzo fra un forno tradizionale e uno a microonde: capaci di cucinare/scaldare i cibi e allo stesso tempo piuttosto compatte.

In commercio se ne trovano tantissime, con prezzi da 40 a quasi 300 euro: un buon compromesso è la Philips HD9216/80 Airfryer, una buona idea è scegliere la propria in base alle dimensioni del vano per il cibo.

Dove acquistarla

3. La cottura sottovuoto fatta con l’app

Mettere carne, verdure o altri cibi sottovuoto (ovviamente con sacchetti riciclabili) e poi cucinare a bassa temperatura non è una novità.

La novità è farlo con un roner, cioè l’apparecchio che mantiene l’acqua alla giusta temperatura e che si connette alla Rete: si posiziona nella pentola e si può comandare attraverso un’app e collegare al wifi di casa per controllare la cottura da remoto.

I marchi più noti sono Joule e Anova: la seconda ha a catalogo roner di vari prezzi. Tutti piuttosto alti, va detto.

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4. La pentola a pressione 2.0

La pentola a pressione è tornata in auge grazie alla tecnologia. Si è infatti trasformata, evolvendosi in una versione hi-tech, con display, pulsanti, connessione al wifi e comandi a sfioramento.

Come per la vecchia versione, si mettono gli ingredienti dentro, si stabiliscono i tempi e non ci si pensa più. Sino a quando è ora di mangiare. I tempi di cottura si accorciano e i sapori rimangono intensi. Le ricette da cucinare in pentola a pressione spaziano dalle conserve ai contorni vegetariani.

La marca regina del mercato è la canadese Instant Pot: ce ne sono vari modelli, da meno di 100 a oltre 200 euro.

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5. Un frullatore a immersione

Sembra un consiglio banale, ma non lo è: senza arrivare alle capacità (ma pure alla complessità) di un robot da cucina o di una planetaria, il frullatore a immersione resta un passepartout immancabile in ogni cucina che si rispetti.

Lo si può usare per salse, zuppe, frullati, per il caffè shakerato, ma anche per cambiare in pochi minuti la consistenza di alcuni piatti, come i contorni. È un jolly, insomma. E occupa poco spazio.

Sceglietene uno che abbia un buon numero di velocità di funzionamento, così da permettervi di lavorare con maggiore precisione, e abbastanza potenza per gli usi cui lo destinerete.

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6. Un agitatore automatico

“Cucinare a fuoco lento e mescolare per 10 minuti”. O anche 20, oppure 30 se si è particolarmente sfortunati; se la ricetta chiede di farlo, la soluzione salva tempo e salva fatica è dotarsi di un “agitatore automatico”, un cilindretto che va posizionato al centro della pentola: è dotato di bracci in grado di ruotare in una direzione o nell’altra, anche passando da una all’altra, a diverse velocità.

Costa una ventina di euro e in quei 10, 20 o 30 minuti vi dà la possibilità di riposarvi. Oppure di cucinare dell’altro.

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7. Una macchina per fare il caffè

Qui le possibilità di scelta sono pressoché infinite: ci sono infatti macchine che usano le cialde, le capsule, il caffè in polvere, quello in grani; i prezzi variano da 50/60 euro a 3-400 e oltre.

Al di là del design e del fatto che si abbini bene al resto dell’arredamento e che dia un tono all’ambiente, il parametro fondamentale da prendere in considerazione è sostanzialmente uno: i bar di pressione, che indicano appunto la pressione della pompa nelle macchine da caffè, necessaria ad assicurare aroma e gusto ottimali. Meglio stare intorno a quota 20 (e comunque non scendere sotto i 15 bar), per un caffè eccellente.

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8. Un igienizzante automatico e smart

Una cucina pulita è importante: i grandi chef lo sanno da sempre, noi lo sappiamo (meglio) da quando è scoppiata la pandemia. Per questo è utile avere vicino a sé, anche nella zona dove si prepara da mangiare, un dispenser di sapone liquido o di un qualsiasi igienizzante, soprattutto se “smart”. Nel senso che basta avvicinare le mani perché inizi l’erogazione del prodotto.

In commercio ce ne sono di vari prezzi e dimensioni, molti anche gradevoli alla vista e realizzati di materiali piacevoli al tatto.

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9. Una bilancia per fare i cocktail

Difficile riprodurre a casa il gusto dei drink che di solito si sorseggiano all’aperitivo. Che sia un Mojito o un Negroni , innanzitutto è difficile dosare i vari ingredienti correttamente: ci vorrebbero i giusti attrezzi del mestiere come jigger e shaker, ma di solito a casa si procede un po’ “a occhio” e si shakera sperando che vada tutto bene.

L'alternativa alla "casualità" domestica? Si investono 200 euro nella bilancia smart della Perfect Company, che è fatta proprio per preparare cocktail  casalinghi degni del migliore barman professionista, o almeno con dosi precise; funziona insieme a un’app, da cui si sceglie il cocktail che si vuole preparare: man mano che si versano i vari ingredienti previsti dalla ricetta l'app vi informerà quando avete raggiunto la quantità giusta. Niente più misurini, insomma. E salute!
P.s. Da sobri funziona meglio.

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Emanuele Capone si è formato professionalmente nella redazione di Quattroruote, dove ha lavorato per 10 anni. Nel 2006 è tornato nella sua Genova, è nella redazione Web del Secolo XIX e scrive di alimentazione, tecnologia, mobilità e cultura pop.

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